Magari sono poche le persone che conoscono il Kinetic Control che è un concetto che è stato sviluppato già nel 1995 da professionisti in Australia, ed è un concetto che si basava sulla loro esperienza clinica e sulla ricerca che riguarda il controllo motorio.
Tecnicamente parlando lo stesso è una ginnastica che mira a riallenare il sistema di stabilizzazione dopo aver fatto un’analisi e una valutazione a 360 gradi su possibile disfunzione del movimento che richiedono un programma correttivo, che sia specifico per la persona che il fisioterapista in questione si ritrova davanti.
Questo perché l’assunto di base in questo contesto che in un ambito o meglio in un sistema locomotore fatto da interazioni reciproche dei vari sistemi articolari neurali e connettivi bisogna subito correggere eventuali disfunzioni, semplicemente perché la perdita del controllo globale o locale causa sforzi alle articolazioni con tutte le conseguenze negative del caso, e parliamo di dolori e di patologie.
In poche parole l’obiettivo che si pone questo metodo è quello di correggere le varie disfunzioni che elencavamo e non solo, così che la persona possa raggiungere un buon livello di benessere psicofisico, e un ottimo stato di salute in generale.
Ad esempio un fisioterapista potrebbe proporre questo tipo di percorso che comunque permette di lavorare sulla muscolatura del pavimento pelvico per persone che hanno problemi di incontinenza, o anche per le donne che in seguito alla gravidanza hanno dei continui dolori lombari abbastanza fastidiosi.
Ma andando ancora di più nello specifico questo kinetic control che possiamo definire come bilanciamento muscolare comunque è utile anche come diagnosi per trattare poi le varie cinetici spesso molte persone non sanno o meglio non hanno la consapevolezza di un sbilanciamento tra i cosiddetti muscoli mobilizzatoti e i muscoli stabilizzatori, semplicemente perché sono persone che hanno dolori quotidiani e problemi di postura, ma non ne capiscono le motivazioni, o comunque non le capiscono in profondità
Ed ecco perché sempre più fisioterapisti fanno questa proposta in modo che poi alla fine del percorso il paziente o la paziente in questione abbia ritrovato un certo equilibrio grazie a degli esercizi specifici, che comunque dovranno essere eseguiti anche a casa tra una seduta e l’altra.
Risulta essere molto importante ascoltare i suggerimenti del proprio fisioterapista di riferimento
Ci sono molte persone che hanno un fisioterapista di fiducia che magari è anche un fisioterapista di famiglia e quindi è una persona della quale ci si fida ciecamente, e qualsiasi suggerimento lo si ascolta, e ciò non è una cosa così scontata.
Per questo motivo suggerivamo nel titolo di questa seconda parte l’importanza di ascoltare i consigli del nostro fisioterapista di fiducia non solo per quanto riguarda il Kinetic Control, ma qualsiasi tecnica ci può proporre visto che se lo abbiamo scelto è perché ne abbiamo riconosciuto le qualità, e soprattutto abbiamo riconosciuto l’aiuto che ci ha fornito in passato quando abbiamo avuto difficoltà, o per un qualche incidente o per problemi di cervicale, e magari un professionista che ci ha portato degli ottimi risultati.