Probabilmente abbiamo già sentito parlare della frattura dell’omero e cioè quella lesione a carico dell’osso più lungo degli arti superiori, e l’omero praticamente rappresenta l’osso più lungo del braccio che si estende dalla spalla al gomito, e sono vari i motivi che possono provocare questo tipo di frattura naturalmente.
Infatti possiamo pensare a un trauma come una caduta su un braccio teso, e pensiamo ai traumi che subiscono gli sportivi soprattutto nel gioco di squadra quando ci sono molti contatti.
Ma possiamo anche fare riferimento ad un trauma provocato da un incidente automobilistico, oppure possiamo pensare anche ad una persona che cade da una bici e cade male, e quindi subisce questo tipo di problematica.
Chiaramente come succede per qualsiasi tipo di frattura non tutti poi hanno gli stessi sintomi anche perché in base alla zona dell’osso che ha subito il danno ci può essere una frattura dell’estremità Inferiore, così come ci può essere una dialisi, e cioè una rottura della porzione delle ossa lunghe situate tra le due estremità, o anche una frattura dell’estremità superiore.
Quindi per quanto riguarda i sintomi possibili in questo contesto parliamo intanto di gonfiore e lividi, così come anche di un dolore molto intenso, e in certe situazioni la necessità di un intervento chirurgico immediato, perché l’osso può sporgere attraverso la pelle.
Un’altra cosa importante da dire rispetto a questa frattura, e questo ce lo spiegherebbe qualsiasi medico e soprattutto qualsiasi specialista è che come le altre fratture alle ossa la stessa può essere composta o scomposta, così come può essere stabile o instabile, semplice o pluri frammentaria, o aperta o chiusa.
Questo che abbiamo detto sopra è molto importante da diagnosticare perché poi in base a quello si sceglierà anche la terapia oltre all’intervento chirurgico, visto che poi la persona soffrirà di deficit funzionale, perché avrà difficoltà a girare correttamente in modo fluido il braccio
Sarà il medico a dover fare una diagnosi puntuale per confermare o escludere questa frattura con una radiografia grazie alla quale si può determinare l’esatta localizzazione della lesione, e anche la sua estensione.
Ci sono vari trattamenti terapeutici per guarire una frattura dell’omero
Come dicevamo dal titolo di questa seconda parte sono vari i trattamenti terapeutici e la scelta di uno tra questi dipenderà dal tipo di frattura e dalla sua severità.
Intanto il braccio fratturato andrà immobilizzato e se necessario anche steccato utilizzando una gessatura o una fasciatura per un tempo che va da 3 a massimo 10 settimane, e soprattutto all’inizio bisognerà prendere degli antidolorifici o dei farmaci miorilassanti quando il dolore è troppo forte.
A questo punto in certi casi dopo la fase acuta rivolgersi ad un fisioterapista per la riabilitazione può essere una buona idea per fare un percorso con vari esercizi che verranno l’obiettivo di rafforzare i muscoli del braccio e migliorarne i movimenti e parliamo di esercizi di resistenza e di rafforzamento ed esercizi di stretching, sempre con l’obiettivo non solo di alleviare la sintomatologia, ma anche di far recuperare forza e funzionalità al braccio.